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27/07/2020
Si definisce fascite plantare quel disturbo infiammatorio che colpisce la pianta del piede, in particolare quella zona che va dal calcagno alla base delle dita dei piedi: questa zona, detta fascia plantare, ha la funzione di trasmettere la spinta dei muscoli della gamba e determina la potenza della falcata e del salto.
La fascite plantare può avere sintomi diversi e manifestarsi in diverse parti del piede. Si tratta di un’infiammazione tipica dei corridori, ma talvolta colpisce anche chi pratica calcio, atletica leggera, rugby e altri sport di movimento.
La prima cosa da fare quando si avverte un dolore continuo alla pianta del piede è consultare un medico (sconsigliamo la pratica dell’autodiagnosi tramite ricerca in internet: Google è tante cose, ma non è un medico specializzato in ortopedia).
Se siamo davvero sicuri di soffrire di fascite plantare dobbiamo rassegnarci a un periodo di riposo: sospendiamo in particolare l’attività sportiva o rischiamo di peggiorare la gravità dell’infiammazione.
Come per altre tipologie di infiammazione, la fascite va trattata con impacchi di ghiaccio, farmaci anti-infiammatori e con l’uso di tutori e plantari.
I plantari sono tra gli ausili ortopedici che hanno dimostrato la maggiore efficacia nella cura della fascite plantare: permettono di assorbire gli urti e proteggono il piede da micro-traumi e micro-lacerazioni.
Esistono molte tipologie di plantari, solette e tallonette. Per scegliere il prodotto giusto dobbiamo definire nel dettaglio le caratteristiche del disturbo e l’attività dobbiamo svolgere: il plantare per l’uso quotidiano sarà infatti diverso dal plantare per la corsa. A questo punto possiamo scegliere tra le numerose possibilità che la tecnologia sanitaria mette a disposizione.