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10/08/2020
Rientrano nella definizione di trauma muscolare tutti i vari strappi, lesioni e contusioni che, per chi pratica attività sportive da un certo livello in su, sono quantomeno frequenti. Sono traumi che possono avere diversi livelli di gravità (si distinguono in primo, secondo e terzo grado) e sono solitamente causati dall’urto con un corpo esterno.
Un trauma muscolare può risultare in un semplice livido (che non compromette la mobilità nè la prestazione atletica) come in un vero e proprio ematoma: nei casi più gravi, il trauma può compromettere la capacità di contrarsi del muscolo danneggiato.
Anzitutto, le cose più facili: se sentiamo male, è meglio fermarci. È meglio smettere di giocare per una partita piuttosto che perdere il resto del campionato.
Quindi: mettiamo a riposo la parte interessata e se possibile applichiamo del ghiaccio, in modo da contenere il dolore. Possiamo inoltre usare pomate antinfiammatorie. Dopo qualche giorno potremo cominciare a muovere progressivamente il muscolo colpito.
Se il dolore dovesse persistere o dovesse essere particolarmente intenso, non aspettiamo e rivolgiamoci a un medico specializzato!
In alcuni sport, evitare gli urti è praticamente impossibile: lo sa bene chi pratica rugby, calcio, pallacanestro.
Un buon modo per evitare traumi muscolari è riscaldarsi bene prima di iniziare: eviteremo stiramenti e micro-traumi. In caso il tempo a disposizione sia poco, possiamo usare creme riscaldanti in modo da accelerare il processo.
Se il nostro sport preferito è uno sport di contatto può essere utile fare uso di protezioni come gomitiere, ginocchiere, maschere per il viso, eccetera. Scegliamo protezioni robuste e che permettano una buona mobilità: l’ideale è che proteggano dagli urti senza limitare il movimento in alcun modo.